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RINO DELLA NEGRA. CALCIATORE PARTIGIANO
RINO DELLA NEGRA. CALCIATORE PARTIGIANO
EVENTO SPECIALE

Durata: 50 min

Genere: Documentario

Lingua: Italiano

Regia: Daniele Ceccarini, Mario Molinari

Rino Della Negra calciatore partigiano.
Vent’anni, figlio di Rizieri da Ronchis di Faedis e Anna da Segnacco di Tarcento che, come tanti, lasciarono l’Italia per fuggire al fascismo o semplicemente alla ricerca di un lavoro e di un futuro migliore. Si trasferisce con la famiglia ad Argenteuil, nella periferia di Parigi e cresce in un ambiente dove italiani, francesi e immigrati di seconda generazione come lui condividono lavoro, tempo libero, sport, esperienze politiche e sindacali. La grande passione di Rino è il calcio.
Presto viene scoperto dalla Red Star di Saint-Ouen-sur-Seine e con questa squadra gioca nella stagione 1943-44.
Negli stessi anni rifiuta l’arruolamento nel Servizio di lavoro obbligatorio ed entra in clandestinità, unendosi alla lotta armata antifascista. All’inizio dorme presso le famiglie degli amici e continua a giocare in squadre le cui formazioni sono perfino riportate sui giornali, dunque con il pericolo continuo di essere arrestato. Dopo decine di ardite azioni, viene ferito, imprigionato, torturato e giustiziato a Mont-Valérien il 21 febbraio del 1944, insieme ad altri 21 partigiani del gruppo Manouchian.
Rino Della Negra stava raggiungendo i suoi sogni di calciatore professionista e nonostante ciò ha messo in gioco tutto, fino alla sua vita, per i suoi ideali, per i suoi compagni, per la lotta al nazifascismo. Icona della Resistenza francese: viene ricordato nel suo quartiere, nello stadio di Saint-Ouen, nelle vie di Parigi e, come un eroe di Francia, al Pantheon insieme ai Manouchian e ai combattenti dei Franchi tiratori e partigiani francesi - Manodopera immigrata.

50 min

Genere: Documentario

Lingua: Italiano

Regia: Daniele Ceccarini, Mario Molinari

Rino Della Negra calciatore partigiano.
Vent’anni, figlio di Rizieri da Ronchis di Faedis e Anna da Segnacco di Tarcento che, come tanti, lasciarono l’Italia per fuggire al fascismo o semplicemente alla ricerca di un lavoro e di un futuro migliore. Si trasferisce con la famiglia ad Argenteuil, nella periferia di Parigi e cresce in un ambiente dove italiani, francesi e immigrati di seconda generazione come lui condividono lavoro, tempo libero, sport, esperienze politiche e sindacali. La grande passione di Rino è il calcio.
Presto viene scoperto dalla Red Star di Saint-Ouen-sur-Seine e con questa squadra gioca nella stagione 1943-44.
Negli stessi anni rifiuta l’arruolamento nel Servizio di lavoro obbligatorio ed entra in clandestinità, unendosi alla lotta armata antifascista. All’inizio dorme presso le famiglie degli amici e continua a giocare in squadre le cui formazioni sono perfino riportate sui giornali, dunque con il pericolo continuo di essere arrestato. Dopo decine di ardite azioni, viene ferito, imprigionato, torturato e giustiziato a Mont-Valérien il 21 febbraio del 1944, insieme ad altri 21 partigiani del gruppo Manouchian.
Rino Della Negra stava raggiungendo i suoi sogni di calciatore professionista e nonostante ciò ha messo in gioco tutto, fino alla sua vita, per i suoi ideali, per i suoi compagni, per la lotta al nazifascismo. Icona della Resistenza francese: viene ricordato nel suo quartiere, nello stadio di Saint-Ouen, nelle vie di Parigi e, come un eroe di Francia, al Pantheon insieme ai Manouchian e ai combattenti dei Franchi tiratori e partigiani francesi - Manodopera immigrata.
Venerdì 07/11/2025
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